Tradurre la Sinodalità in azione concreta: al via la fase attuativa del Sinodo sotto il segno di Leone XIV
Le "Tracce" della Segreteria Generale del Sinodo guidano un quadriennio di sperimentazione e discernimento, trasformando la visione sinodale in azione concreta per una Chiesa sempre più missionaria
Città del Vaticano, 7 luglio 2025 – La Chiesa prosegue con slancio il suo cammino sinodale, entrando in una fase cruciale di attuazione delle direttive emerse dalla XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Le "Tracce per la fase attuativa del Sinodo", pubblicate oggi dalla Segreteria Generale del Sinodo, delineano i prossimi passi per rendere la Chiesa sempre più missionaria e capace di dialogo in un mondo segnato da violenza e divisione.
Il documento giunge in un momento delicato per la vita della Chiesa, segnato dalla recente scomparsa di Papa Francesco e dall'elezione del Santo Padre Leone XIV, il quale ha prontamente incoraggiato a "proseguire nel nostro impegno nel cammino sinodale".
La Fase Attuativa: Tradurre la Sinodalità in Azione Concreta
La fase attuativa, aperta da Papa Francesco il 24 novembre 2024 con la consegna del Documento Finale (DF), costituisce l'ultima delle tre fasi previste dalla costituzione apostolica Episcopalis communio. Il DF, approvato il 26 ottobre 2024 e dichiarato parte del Magistero ordinario del Successore di Pietro, è il punto di riferimento primario per questa fase.
L'obiettivo principale non è una mera esercitazione, ma "sperimentare pratiche e strutture rinnovate, che rendano sempre più sinodale la vita della Chiesa, a partire della prospettiva complessiva tracciata dal DF, in vista di un più efficace svolgimento della missione di evangelizzazione". Si punta a "incidere in modo percepibile sulla vita della Chiesa e sul funzionamento delle sue strutture e istituzioni". Il Cardinale Mario Grech, Segretario Generale del Sinodo, ha firmato il documento datato 29 giugno 2025, Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo.
Un percorso quadriennale con tappe chiare
Il cammino sinodale avrà scadenze precise fino al 2028:
Giugno 2025 – Dicembre 2026: Percorsi di attuazione nelle Chiese locali e nei loro raggruppamenti.
Primo semestre 2027: Assemblee di valutazione nelle Diocesi ed Eparchie.
Secondo semestre 2027: Assemblee di valutazione nelle Conferenze episcopali nazionali e internazionali e altri raggruppamenti di Chiese.
Primo quadrimestre 2028: Assemblee continentali di valutazione.
Ottobre 2028: Assemblea ecclesiale in Vaticano.
Un appuntamento imminente di rilievo è il Giubileo delle équipe sinodali e degli organismi di partecipazione, previsto dal 24 al 26 ottobre 2025, la cui organizzazione è affidata alla Segreteria Generale del Sinodo. Sarà un'occasione per vivere un momento di spiritualità profonda, tessere legami e scambiare esperienze.
Chi partecipa e con quali compiti?
La fase attuativa è un processo che coinvolge l'intero Popolo di Dio, nella varietà di carismi e ministeri. Si auspica un'ampia partecipazione, inclusi "persone e gruppi di diverse identità culturali e condizioni sociali, in particolare i poveri e gli esclusi", e una particolare attenzione all'ascolto di chi ha manifestato perplessità.
Vescovi Diocesani o Eparchiali: Sono i primi responsabili dell'attuazione in ogni Chiesa locale. A loro compete aprire, indicare tempi e metodi, accompagnare e validare i risultati, esercitando l'autorità in "stile sinodale". Devono coinvolgere presbiteri, diaconi e organismi di partecipazione diocesani.
Équipe Sinodali: Già preziose nella fase di consultazione, saranno fondamentali per animare il processo, identificare strumenti e metodologie appropriate, e promuovere la crescita del dinamismo sinodale a livello diocesano, decanale o parrocchiale2021. Dovranno essere valorizzate, rinnovate o istituite dove assenti, con una composizione diversificata di laici, presbiteri, diaconi e consacrati2122.
Raggruppamenti di Chiese (Conferenze Episcopali, Sinodi delle Chiese sui iuris): Svolgono un duplice ruolo di sostegno ai processi locali (coordinamento, formazione, riflessione teologica) e di interfaccia comunicativa con la Segreteria Generale del Sinodo, anche inviando sintesi nazionali. Vengono invitati a riflettere su "modalità sinodali di procedere al loro livello".
Segreteria Generale del Sinodo: Ha un ruolo di animazione e coordinamento per il quadriennio 2025-2028. I suoi compiti includono:
Alimentare la comunione e lo scambio di doni tra le Chiese, facilitando il dialogo e raccogliendo feedback per preparare sussidi.
Accompagnare Vescovi ed équipe sinodali, con una porta aperta alle richieste delle Chiese.
Coordinare i Gruppi di Studio (con due nuovi gruppi su liturgia e statuto delle Conferenze episcopali) e promuovere convegni di studio.
Accompagnare le Assemblee continentali di valutazione e organizzare l'Assemblea ecclesiale finale del 2028.
Metodo Sinodale: Discernimento Ecclesiale e Concretezza
Il documento sottolinea che il metodo sinodale non è una semplice tecnica, ma "un’esperienza spirituale ed ecclesiale che implica crescere in un nuovo modo di essere Chiesa". Il discernimento ecclesiale è il metodo proprio di una Chiesa sinodale, e la "conversazione nello Spirito" ne è uno strumento. Sarà cruciale definire obiettivi realistici, preparare adeguatamente i partecipanti e favorire un clima di preghiera.
Le Chiese sono invitate a "investire sulla concretezza delle pratiche", sperimentando riforme e cambiamenti che rendano la visione di una Chiesa sinodale credibile. Questo include percorsi di discernimento, formazione, ascolto e dialogo nelle comunità, momenti di celebrazione, attività di comunicazione (anche digitale) e rinnovamento dell'azione pastorale in ambiti concreti (es. catechesi, ecumenismo, integrazione migranti, ecologia integrale).
Sfide e Speranze
La fase attuativa non è un ritorno indietro o una mera ripetizione del passato, ma si radica saldamente nel DF6. Richiede di affrontare polarità e tensioni intrinseche alla vita della Chiesa (es. Chiesa universale e locale, partecipazione di tutti e autorità di alcuni) non eliminandole, ma discernendo equilibri che servano meglio la missione. Il documento evidenzia anche la sfida di ripensare il senso di appartenenza in una società in profondo cambiamento, dove i legami sono sempre più "reti di relazioni" anziché puramente spaziali.
L'esperienza del processo sinodale ha già suscitato "stupore ed entusiasmo di molti partecipanti", alimentando la comunione e il senso di corresponsabilità15. Con fiducia e l'intercessione di Maria e dei Santi Pietro e Paolo, la Chiesa si prepara a questo ulteriore passo per continuare a crescere come "Chiesa sinodale impegnata a portare avanti la missione ricevuta da Cristo nelle circostanze concrete del nostro tempo".